Archivio mensile:giugno 2012

IL CANE CHE SOFFRE DI “MAL DAUTO”


 

IL CANE CHE SOFFRE DI

l viaggiare in macchina e’una situazione innaturale per il cane, il rumore del motore ed il movimento dell’auto sono due fattori che possono spaventarlo, perche’ non riesce ad individuarne l’origine. 
Il cane non riesce ad avere la situazione sotto controllo, e questo lo agita. 
Ci sono soggetti che in auto si eccitano perche’ vedono scorrere il paesaggio, e mettono in relazione questa visione piacevoli con la loro agitazione, per cui continuano.
Il proprietario peggiora la situazione cercando di calmarli, con parole dolci o con carezze oppure trattenendoli per il collare, non rendendosi conto di incoraggiare ancora di piu’ il comportamento irrequieto.

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IL CANE CHE SOFFRE DI “MAL DAUTO”.

Il colpo di calore: che fare, come prevenirlo


 Con l’arrivo del caldo e dell’afa una delle patologie più pericolose che può colpire il nostro animale è il cosiddetto “colpo di calore”, un disturbo che si manifesta per l’eccessiva esposizione al calore ed è influenzato dalla durata dell’esposizione, dall’ambiente in cui si trova e dalle sue condizioni fisiche generali.

Le razze brachicefale, ossia con testa corta e larga come il bulldog, il boxer, il carlino o il cavalier king, che già hanno difficoltà respiratorie croniche per la particolare conformazione delle prime vie aeree, saranno soggette a maggiori rischi rispetto alle altre razze canine nelle stesse condizioni, allo stesso modo di una persona affetta da cardiopatia o da bronchite cronica. Leggi il resto di questa voce

Casa Rosa – ROMA


Cimitero per animali Casa Rosa
Via dell’Imbrecciato, 200. Satellitare 41.852779 12.469740.

Casa Rosa è un cimitero interamente dedicato agli animali, con 800 tombe di cani e gatti, insieme a conigli, oche, piccioni, pappagalli, cavalli, una scimmia e un leone.

La prima sepoltura risale al 1923. Il veterinario Antonio Molon, proprietario della pensione per cani di via dell’Imbrecciato, ricevette da Mussolini l’insolita richiesta di seppellire una gallina, amata compagna di giochi dei suoi figli. Si aggiungono poco dopo i cani di Casa Savoia e negli anni successivi la moglie Rosa Molon e il figlio Luigi accolgono via via i cani di Peppino De Filippo, Sandro Pertini, Palma Bucarelli, Aldo Fabrizi, Federico Fellini e il gatto di Anna Magnani.

Il All’ingresso un monumento commemora “quelli che non hanno un padrone”; all’interno (1600 mq) la stele con la “Preghiera del cane” di Jerome si affianca al tempietto della gatta Stellina, al busto del gatto Isidoro, alle lapidi dell’oca Barbarossa, della leonessa Greta e del coniglio Tappo. Vi sono tombe familiari (una ha forma a piramide) o accoppiate, come per i piccioni Pizzica e Pennacchione.

Le iscrizioni dichiarano affetto e riconoscenza (“piccolo grande bassotto”, “ciao, gigante buono”, “grazie per la compagnia”) e talvolta accennano ad una dimensione celeste (“continua ad amarci da lassù”). Una scritta “danke” ringrazia in tedesco la micetta Emma. Al gatto Arturo è dedicato un elogio in latino.

fonte

http://www.arvaliastoria.it/

Incominciò tutto per caso con la gallina del Duce. «Era il 1923. Mio padre Antonio curava gli animali di casa Mussolini – spiega Luigi Molon, proprietario di Casa Rosa – Fu il Duce a chiedergli di seppellire l amata gallina, compagna di giochi dei suoi figli in un piccolo terreno di nostra proprietà. La voce si sparse velocemente: c è chi gli chiedeva di sotterrare gatti, chi uccelli, papere, piccioni. Qui c è anche un leone. Così è nata Casa Rosa, il cimitero per animali più antico d Italia, l unico con licenza comunale».

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Il più antico cimitero per animali – Repubblica.it 

Anche gli animali vanno in Paradiso


«Se il Paradiso esiste è giusto che sia popolato di animali. Ve lo immaginate un Eden senza il canto degli uccelli, il garrire delle rondini, il belare delle caprette e l’apparire del buffo e curioso musetto di un coniglio? Di sicuro nel mio Paradiso ideale non possono non echeggiare miagolii da ogni angolo. Il festoso abbaiare di cani che giocano finalmente sereni. Vogliamo negare anche questo ai poveri animali? Si può essere credenti e praticanti o assolutamente atei, ma questo non ci dà il diritto di chiudere in faccia agli altri abitanti del pianeta le porte del Paradiso, di un sogno, di una speranza di liberazione e riscatto. Sono tante le sofferenze a cui sottoponiamo queste creature innocenti; vogliamo aggiungere alla crudeltà umana anche l’esclusiva dell’amore divino per il nostro genere?».

di Giorgio Celli, etologo
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In questa sezione verranno dati consigli su come comportarsi quando giunge il momento dell’estremo saluto ai nostri amici .
Non tutti desiderano affidare le salme di chi è stato a tutti gli effetti un membro della famiglia, agli inceneritori comunali, tra l’altro non gratuiti come servizio.
Spendendo un po’ di più, a volte anche cifre  non proprio economiche, si può optare per altre soluzioni.
Chi ha un terreno di proprietà, potrà usarlo per dare al proprio amico degna sepoltura, ma bisogna conoscere la regolamentazione.
Spesso il dolore è talmente grande, da sembrare insopportabile, vi propongo alcuni articoli utili nel caso abbiate bisogno di un aiuto psicologico.
I nostri amici hanno una vita breve, paragonata alla nostra, è bene prepararsi anche al momento del distacco.
Troverete queste informazioni tra le pagine di questa categoria
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SOGNO UN PARADISO

Sogno un Paradiso, ma non il Paradiso dei cristiani, ferocemente umano.
Tra gli Angeli e i Santi, nelle loro nuvole, sentirei freddo.
Mi ci vorrebbe il Paradiso di qualche altra mitologia,
da cui non siano banditi nè i fiori nè gli alberi,
nè gli animali della terra…
Lì mi accoglierebbero,
venendomi incontro fra i tronchi e le felci,
nel prato, tra i fiori,
le farfalle,
tutti gli animali:
quelli domestici, quelli selvaggi delle foreste,
gli uccelli dei boschi e persino i pesci del mare.
Là, per qualche prodigio divino, non ci sarebbe più crudeltà.

( Marie Bonaparte )

Quando il cane ha paura del temporale


Fobia dei temporali

Un’altra delle fobie assai diffuse nei cani è quella nei confronti dei temporali. Non si sa ancora esattamente cosa spaventi i cani: se il rumore dei tuoni, i cambi di pressione o i campi elettromagnetici, i flash dei lampi… o tutto l’insieme. Fatto sta che molti cani ne sono letteralmente terrorizzati.
E comunque, come biasimarli? Nell’antichità non erano pochi i popoli che avevano il terrore di questi eventi e li consideravono la furia degli Dei! quando tutto l’ambiente attorno a te cambia improvvisamente negli odori, nelle pressioni, nei colori… e tu non sai spiegartelo in modo razionale, la paura è una delle reazioni più logiche!
Vediamo cosa fare o cosa non fare in questi momenti.
Se il cane ha la tendenza a nascondersi, abituiamolo per tempo ad un kennel in modo che abbia una piccola tana sicura in cui rifugiarsi!
Al momento del bisogno non sarà necessario chiuderlo dentro ma, se non è agosto con i suoi 30°C, coprire il tutto con una spessa coperta che isoli un po’ l’ambiente non è affatto una cattiva idea e fa sentire ancor più protetto il cane…lasciamogli però un piccolo scorcio aperto per uscire nel caso lo desiderasse.
Se il cane invece preferisce seguirci lasciamoglielo fare, ma non badiamogli più di tanto. Se gli dessimo maggiori attenzioni andremmo a confermare le sue paure: quindi niente coccole, niente vocine dolci, niente apprensione.
Comportiamoci da individui adulti, sicuri di se, che non hanno paura di quello che succede.
Un comportamento di questo tipo può dare sicurezza al nostro amico.
Se ama giocare possiamo anche invitarlo a giocare con il suo giochino preferito, in modo da farlo distrarre e fargli capire che è tutto normale, malgrado i suoi sensi dicano che non è così.
Possono aiutare anche della musica di sottofondo più o meno alta (a patto che anche la musica non sia fastidiosa per il nostro amico!) e un erogatore DAP (feromoni rassicuranti) acceso appena il cielo inizia ad ingrigirsi.
A differenza di altre tipi di fobie è veramente difficile in questo caso desensibilizzare il cane, un po’ perchè non si sa di cosa ha veramente paura, un po’ perchè è difficile (anzi impossibile) ricreare l’ambiente e le condizioni del temporale.
I soli suoni non sono sufficienti…bisognerebbe ricreare l’intera situazione atmosferica!
Facendo alcune ricerche in rete si possono trovare altri suggerimenti più o meno stravaganti…ma provare non costa nulla.
Qui di seguito ve ne presento due:

I campi elettromagnetici

Alcuni consigliano di mettere al cane un piccolo bracciale di rame (ad una zampa o al collo) in modo da deviare/assorbire l’energia elettrostatica…ancora meglio se collegato ad una piccola catenella che tocca terra. C’è chi giura che funziona veramente (negli umani tali bracciali vengono venduti anche per i dolori reumatici…).

Il gilet antistress

Il secondo aiuto che si può trovare è uno speciale “gilet“ che attraverso la pressione sul corpo dell’animale dovrebbe dargli una sensazione di sicurezza (nel T-Touch fanno qualcosa del genere con delle fasciature attorno al corpo del cane).
Naturalmente bisognerà abituare il cane anticipatamente e farglielo comunque associare a situazioni positive.

Veniamo ora ai cuccioli

Nel caso abbiate appena portato a casa un cucciolo che non ha mai sentito prima i temporali e non ha mai avuto esperienze del genere…state attenti a non passargli voi la paura! Se ne avete la possibilità affiancatelo ad un cane che non abbia questa fobia; se non lo avete a disposizione comportatevi in modo sicuro, invitatelo a giocare e non trasmettetegli in nessun modo ansia. Siete voi la sua guida e il suo punto di riferimento, siete voi che dovete insegnargli cosa fa paura o cosa no.
Anche se dà piccoli segni di timore non assecondatelo: cercate di distrarlo e non siate apprensivi.
Se i cuccioli sono ancora a contatto con la madre e lei non ha paura dei temporali, la cosa migliore in assoluto è quella di lasciarli con lei. Se invece lei ne ha paura, allontanatela e rimanete voi con i cuccioli e fateli giocare e mangiare, accendete una radio di sottofondo. Allontanando la madre prima che manifesti paura eviterete che la trasmetta ai cuccioli per imitazione (è la maggior causa di sviluppo di questo tipo di fobia nel cane).

fonte

www.tipresentoilcane.com/2011/05/12/le-fobie-del-cane/

Quanto scritto è solo una parte di un lungo articolo di Valeria Rossi, per leggerlo tutto seguite il link.

Vi consiglio di cominciare a leggere il suo blog, imparerete molto sui vostri amici a quattro zampe.